La siccità è una sfida quasi quotidiana, che mette a dura prova l’approvvigionamento idrico e il mondo agricolo. In questo contesto, gli invasi diventano strumenti strategici: raccolgono e conservano l’acqua durante i periodi di abbondanza, garantendone la disponibilità nei momenti di scarsità ma aiutano anche mitigare le precipitazioni sempre più abbondanti e contrastare gli incendi.
Come l’olivicoltura toscana sta affrontando gli effetti dei cambiamenti climatici ed in particolare della siccità?
Con il progetto di divulgazione Agoragridue promosso da CAICT, l’agenza di formazione di Coldiretti Toscana, siamo stati in due aziende situate in due contesti orografici e ambientali completamente diversi per capirne di più.
Ne abbiamo parlato con Cesare Buonamici (Frantoio Buonamici) e Iacopo Gentilini (Kali).