Agrobiodiversità e multifunzionalità dell’impresa agricola

AGROBIODIVERSITA’: AGRICOLTURA E TURISMO RURALE, TOSCANA LEADER AGRITURISMI

La multifunzionalità delle imprese agricole non è solo diversificazione ma anche servizi turistici e ambientali. L’agriturismo è l’esempio plastico di valorizzazione della biodiversità e di cultura locale che in Toscana, grazie alla leggi di orientamento voluta da Coldiretti, ha favorito l’esplosione dell’accoglienza agrituristica posizionando la regione al primo posto per strutture autorizzate e letti in Italia. Sette dei dieci comuni con la più alta concentrazione di strutture si trova proprio in Toscana.

L’integrazione tra agricoltura e turismo rurale rappresenta una delle espressioni più efficaci della multifunzionalità delle imprese agricole, offrendo un modello capace di valorizzare la biodiversità, le tradizioni culturali e il territorio. Questa sinergia, che trova la sua realizzazione nell’agriturismo, consente alle aziende agricole di diversificare le proprie attività, incrementando il valore aggiunto dei prodotti e favorendo una connessione più stretta tra le comunità rurali e i visitatori. 

L’agriturismo non si limita a fornire ospitalità e ristorazione, ma diventa uno strumento fondamentale per preservare il patrimonio ambientale e culturale. Grazie alle attività proposte, come escursioni, degustazioni, laboratori didattici e visite guidate, i visitatori possono riscoprire le varietà agricole autoctone, le razze animali locali e le tecniche tradizionali di lavorazione dei prodotti. Questo tipo di esperienza non solo favorisce la consapevolezza sull’importanza della biodiversità, ma contribuisce anche a creare un legame emotivo tra il consumatore e i prodotti del territorio, incentivando scelte alimentari più consapevoli.

Dal punto di vista ambientale, le aziende che integrano agricoltura e turismo adottano spesso pratiche sostenibili per preservare il paesaggio rurale e le risorse naturali. La presenza di habitat diversificati, come orti, vigneti, uliveti e boschi, non solo arricchisce l’esperienza turistica ma promuove la conservazione degli ecosistemi locali, creando un circolo virtuoso tra produzione agricola, tutela dell’ambiente e territori spesso a rischio abbandono.

Sul piano culturale, il turismo rurale permette di mantenere vive tradizioni secolari, come le ricette tipiche e i mestieri artigianali, che altrimenti rischierebbero di essere dimenticate. Le storie delle famiglie agricole, la narrazione dei processi produttivi e la partecipazione ad attività stagionali, come la vendemmia o la raccolta delle olive, offrono ai visitatori l’opportunità di immergersi nella realtà rurale, rafforzando il legame con il territorio e la natura.

Questa integrazione ha un impatto economico positivo, sia per le imprese agricole che per l’intera comunità rurale. L’agriturismo genera nuove opportunità di reddito e crea un indotto economico che coinvolge anche altri settori, come l’artigianato, la ristorazione e i servizi locali. Questo modello contribuisce a contrastare l’abbandono delle aree interne, stimolando un turismo lento e sostenibile che valorizza il territorio nella sua interezza.

Coldiretti Toscana sostiene l’integrazione tra agricoltura e turismo poiché essa rappresenta una risposta efficace alle sfide del mondo contemporaneo, coniugando sostenibilità economica, ambientale e sociale. Un modello che guarda al futuro senza perdere di vista il valore delle radici, offrendo ai visitatori un’esperienza autentica e agli agricoltori l’opportunità di diventare i custodi di un patrimonio unico e irripetibile.

l progetto Agoragridue è finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana 2014-2022 Sottomisura 1.2 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione” – Annualità 2022