Il settore agroalimentare della Regione Toscana rappresenta un volano importante per lo sviluppo economico, sociale ed ambientale della Regione. Tuttavia, le minacce che lo insidiano sono molteplici. Tra queste, come non citare l’annosa questione dei cambiamenti climatici con siccità ed eventi estremi che insidiano quotidianamente lo svolgimento delle attività agricole e dunque la produzione di beni primari e di cibo.
La Toscana si colloca al primo posto in Italia per prodotti di qualità riconosciuti, con 96 indicazioni geografiche tutelate ed un valore stimato di 1,4miliardi di euro (per l’87% riconducibile al comparto wine). La sola produzione agricola genera un fatturato di oltre 4miliardi di euro che sostiene una filiera più ampia che coinvolge la trasformazione, la commercializzazione il canale Ho.re.ca e molto altro. Il tutto in un’ottica di multifunzionalità e con il contributo delle attività connesse.
Il cibo e i vini toscani sono apprezzati in tutto il mondo con un fatturato dell’export agroalimentare regionale che ha toccato nel 2023 i 3,5 miliardi di euro in crescita del 5% sull’anno precedente.
Importanti sono inoltre i riflessi sul fronte occupazionale con circa 50mila persone che sono a vario titolo impegnate in agricoltura nella Regione (+ 14% su base tendenziale).
Tra i primati territoriali anche l’approccio alla sostenibilità, con la Toscana che si colloca nelle prime posizioni in italiana per incidenza percentuale delle produzioni biologiche, pari al 27% della Sau regionale.
Dunque, un quadro rilevante che è messo quotidianamente alla prova da una serie di sfide che stanno caratterizzando il contesto regionale e più in generale l’intera nazione. Sfide su cui Coldiretti quotidianamente lavora per tutelare le aziende agroalimentari contrastando diverse insidie tra cui, ad esempio, l’affermazione dei cibi artificiali di laboratorio, la crescita dei consumi di cibi ultra-processati, l’affermazione sul panorama europeo di etichettature forvianti come il “nutriscore”, senza dimenticare il contrasto ai danni da fauna selvatica che mettono in ginocchio i nostri territori.
Il progetto è finanziato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Toscana 2014-2022 Sottomisura 1.2 “Sostegno ad attività dimostrative e azioni di informazione” – Annualità 2022.